C’è la possibilità però di tagliare i costi e dare una mano alla difesa dell’ambiente. Si può puntare sugli efficienti sistemi di ultima generazione, che permettono di ridurre i consumi del 30%, le emissioni del 40% e le spese totali di riscaldamento del 40-50%.
Per le casi unifamiliari, la soluzione ideale sono i pannelli solari. I nuovi tipi sono più sofisticati ed efficienti, visto che non sfruttano più esclusivamente la luce solare diretta ma anche quella diffusa. Sono quindi in grado di garantire il giusto calore anche in una giornata grigia o nebbiosa. Inoltre possono essere collegati ai tradizionali radiatori, anche se per ottenere i migliori risultati sarebbe meglio abbinarli a pavimenti con pannelli radianti.
I costi, certamente non sono proprio economici. Per esempio, un impianto per una casa di 100 metri quadrati, con pavimenti a pannelli radianti e un boiler della dimensione minima di 500 litri, può costare intorno ai 10.000 Euro, compresi i lavori di muratura necessari per l’installazione. La spesa significativa si ammortizzerà nel tempo con il risparmio sui consumi.
Se, invece, si vive in un condominio il sistema “salva-ambiente” possono essere le caldaie a condensazione, sistemi che riutilizzano sotto forma di vapore acqueo i fumi prodotti dalla combustione, impiegandoli poi per generare calore. Costano circa il 40% in più delle caldaie tradizionali, ma consentono un risparmio di combustibile intorno al 17% annuo. Un’altra buona idea è quella d’installare sui radiatori le valvole termostatiche: si chiudono mano a mano che la temperatura si avvicina a quella desiderata, deviando il flusso di acqua calda sugli altri caloriferi che ancora non hanno raggiunto il grado di calore ottimale. Si risparmia fino al 20% a fronte di una spesa contenuta: tra i 40 e i 60 euro per dispositivo.