Come costruire una sedia a dondolo

0
299
sedia a dondolo
sedia a dondolo

Lo stile di una sedia a dondolo con le sue linee arrotondate crea un piacevole contrasto sia in ambienti severi, sia in quelli arredati con mobili moderni caratterizzati da linee nette e precise e da angoli retti. Per costruirla bastano pochi e semplici attrezzi, però occorreranno tempo e pazienza.

Chi non desidera un angolo tutto suo dove poter riflettere, rilassarsi, sognare ad occhi aperti, ascoltare mu-sica, guardare la televisione o semplicemente riposare? Una confortevole sedia a dondolo, che potrete «confezionarvi su misura », può offrirvi tutto questo.

Nei negozi specializzati si trova un tipo di legno flessibile grazie ad un tratta-mento particolare al quale è stato sottoposto. Può es-sere curvato nella forma voluta senza vaporizzazione o impiego di attrezzature costose. Per la sedia a dondolo progettata da FARDASÉ occorrono listelli lunghi 165 cm. Per poter piegare il materiale secondo i raggi di curvatura richiesti dalla sua linea, si deve far tagliare il legno in senso longitudinale (cioè per il lungo) e successivamente farlo piallare, in modo da disporre di listelli lisci dello spessore di 5 mm. Per l’arco maggiore si collegano e si sovrappongono più listelli, perché i pezzi lunghi 165 cm non sono sufficienti.

Come piano di lavoro va usato un pannello truciolare da 25 mm, delle dimensioni di almeno 100 x 140 cm. Per poter tracciare il profilo degli elementi laterali si riporta sul pannello dapprima un reticolo quadrettato di 10 cm dilato. Sulla base del modello qui presentato si segnano poi i punti da collegare tra loro per ricavare le linee curve.

Lungo il lato interno di queste curve si piantano chiodi da 5 mm, lunghi 100 mm La distanza tra chiodo e chiodo sarà di circa 10 cm. Nei punti’ di maggiore curvatura converrà diminuire questa distanza, il che vale a dire usare un maggior numero di chiodi.

Terminato questo lavoro, si prosegue parallelamente: si pianta cioè all’esterno della traccia la seconda fila di chiodi. La distanza tra le due file di chiodi dev’essere di un centimetro o poco più. Si inizia il lavoro di costruzione dall’estremità superiore della sedia. Si colloca il primo listello tra le file di chiodi e si prosegue. I li-stelli del secondo strato devono risultare sfalsati rispetto a quelli del primo strato di almeno 10 cm, in modo che i giunti per l’incollatura siano sufficientemente sovrapposti .

Il ritmo di lavoro nell’incollatura dipende dal numero di morsetti che sono disponibili. Occorre applicare i morsetti ad intervalli di almeno 10 -cm, e nei punti di maggiore curvatura anche a distanze minori. Fra le ganasce dei morsetti vanno sempre usati spessori , perché non rimangano tracce di schiacciamento sul legno. Più robusti sono i morsetti, maggiore sarà la pressione esercitata.

Sempre secondo questo procedimento, inizialmente si incollano i primi due strati di uno degli archi maggiori, e poi quelli dell’altro. Per poter applicare il terzo strato di listelli occorre spostare verso l’esterno la fila dei chiodi. Infine si debbono spaziare anche i chiodi del settore adibito al don-dolo, perché esternamente si deve inserire un quarto listello di rinforzo che poggerà a terra. Con lo stesso procedimento si realizzano gli archi minori ed i pezzi per i braccioli.

Successivamente si uniscono, sempre con colla, i braccioli con gli archi interni.

La « V» che ne risulta va riportata su un pezzo di cartone che serve da stampo per sagomare il traverso mediano (composto di 5 strati di listelli). L’assemblaggio definitivo si esegue dopo prove ripetute. Il lato esterno del traverso mediano è di 60 cm. Prima dell’incollaggio del traverso mediano si fissa provvisoriamente per mezzo di morsetti il traverso inferiore, in modo da assicurarsi che larghezza ed angolazione siano esatte. Quando l’incollaggio del traverso mediano avrà fatto presa, si ricavano le mortase e i tenoni per i traversi inferiori e posteriori, e li si inseriscono.

 Sugli archi maggiori si incollano successivamente i blocchetti di supporto che vanno forati da parte a parte (fori di 10 mm di 0). Poi si ricavano con lo scalpello le sedi (mortase) per il traverso superiore, per i supporti del rivestimento di stoffa e per il listello poggiapiedi. Per la tracciatura è consigliabile collocare gli archi uno sull’altro. I traversi e i supporti dei rivestimento tessile sono composti di 3 strati di listelli.

Per i supporti basterebbero anche 2 strati se il peso da sopportare è inferiore agli 80 kg. L’esatta posizione del listello poggiapiedi ed anche la lunghezza del rivestimento tessile possono essere adeguati alla statura degli utilizza-tori. Prima dell’assemblaggio finale la sedia a dondolo va composta completamente per prova, in modo da potere ancora ovviare a eventuali piccoli difetti. Ultimata la costruzione della struttura in legno del dondolo, si passa all’applicazione del rivestimento di tela.

Alcuni passaggi fondamentali

Il legno flessibile di faggio si trova nelle misure di 20 x 50 e 30 x 50 mm. Per la costruzione della nostra sedia a dondolo l’abbiamo fatto tagliare in listelli da 5 x 50 mm, e poi piallato.

Truciolare da 25 mm, grande 100 x 140 cm. Disegnato su questo un reticolo, si riporta la vista del dondolo di fianco. Chiodi lunghi 10 cm fermeranno i listelli.

La foto mostra a quale distanza ravvicinata è necessario fissare i morsetti, cioè oltre 10 cm, per assicurare un solido incollaggio delle parti. Spalmare la colla listello che può essere serrato con i morsetti. Stringere i morsetti aiutandosi con intervalli di non solo sul tratto di una pinza.

Quando la colla vinilica ha fatto presa, dopo circa 30′, per mezzo di un cuneo si tiene staccata la parte di listello ancora non incollata e la si spalma di colla.

Quanto maggiore è la curvatura, tanto più fitti vanno piantati i chiodi. Nella foto, l’intersezione principale.

I listelli vengono incollati bordo contro bordo, a strati sfalsati di circa 10 cm. Solo così è garantita la solidità della sedia.

Nei listelli poggiapiedi e nei supporti per la stoffa gli alloggiamenti vanno ricavati con precisione, con lo scalpello.