Buon compleanno Keith Haring

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I suoi lavori hanno rappresentato la street culture della New York degli anni Ottanta, i suoi murales si trovano sparsi in tutto il mondo tra Sydney, Melbourne, Rio de Janeiro, Dobbs Ferry, Minneapolis, Manhattan e Pisa e oggi, nel giorno di quello che sarebbe dovuto essere il suo 54esimo compleanno, viene celebrato per la sua arte immortale, fatta di graffitismo di frontiera, messaggio di vitalità e di unità.


Stiamo parlando di Keith Haring, il padre dei graffiti, nato il 4 maggio 1958 e morto a New York nel 1990 a soli 31 anni.





Uno degli esponenti più singolari della Pop Art, Haring, con le sue opere nate nei bassifondi di New York, ha messo la metropoli al centro di una nuova forma d'arte, la cosiddetta Street Art.


Ma Haring ha fatto molto di più. 


Ha creato una vera e propria filosofia di vita, fatta di colore e di energia, portando avanti un movimento di rottura, che va oltre la semplice corrente artistica, rimanendo sempre fedele al suo motto: "L'arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare".





E così il suo modus vivendi e operandi senza tempo è andato ad influire sul design, la moda, la grafica, la musica, lasciando che la sua arte fosse patrimonio dell'umanità.


Le sue opere fatte di linee spesse e di personaggi attivi, fanno parte integrante dell'interior design moderno, da cui sono state reinterpretate, piegandone i grafismi a necessità funzionali e recuperandoli poi sotto la veste di arredi di ogni genere, insoliti e originali, dai quali è difficile togliere gli occhi di dosso.





Keith Haring, come i suoi contemporanei e amici Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, è uno di quei personaggi che ha saputo andare oltre la semplice figura dell'artista, creando una controcultura che va oltre il tempo e oltre lo spazio.