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Domenico Ciani nasce a Minervino Murge in Puglia, nel 1948. Si trasferisce a sedici anni in Lombardia, a Varese, dove lavora nel settore metallurgico. Creare forme è però la sua vera passione. "Da bambino studiavo le decorazioni delle cancellate in ferro battuto… ne ero affascinato e tentavo di immedesimarmi nell’artista che le aveva realizzate. Nei ritagli di tempo ho assemblato pezzi di qualsiasi genere…".
Del 1995 i primi fiori in rame, per un intervento in un allestimento scenografico. Poi, con orgoglio, il ruolo di "artista di strada" per mercatini e sagre di paese, con un’altra idea: le lampade. "Sono nate in un contesto particolare, quasi spirituale. Ho frequentato corsi di Yoga, disciplina che mi ha dato molto. Ho cercato di ricreare quelle vibrazioni legandole alla natura, poi le ho illuminate".
Davvero una gavetta, sorretta con entusiasmo dalla passione di costruire emozioni con le proprie mani e condivisa con Daniele Votta, classe 1950, l’amico sincero di sempre. "Quella con Daniele è un’amicizia di vecchia data, siglata dalla passione per l’arte come espressione artigianale".
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Piacciono le loro espressioni artistiche, le loro lampade in cellulosa vetrificata con materiali naturali, lavorate interamente a mano, soffiate ad aerografo, profili in rame e base in radice di mangrovia. Arrivano i primi riconoscimenti: il Premio Internazionale Human Ware e gli articoli sui femminili e sulle testate d’rredamento/design. Poi, la presenza in televisione in un programma condotto da Maria Teresa Ruta: sarà proprio lei, come madrina "ben augurale", a stimolare l"ascesa dei due creativi. Quindi, il laboratorio "in prestito" in uno spazio dove si restaurano mobili. La zona è quella delle botteghe, tra corso Buenos Aires e la stazione Centrale di Milano, più precisamente alle spalle di Porta Venezia.
Ancora lampade, sempre più solari, come elementi decorativi in eventi e manifestazioni… Siamo agli inizi del 2000, quando i due artigiani aprono il proprio laboratorio con vetrina su strada, sempre nella stessa zona… Le lampade vengono vendute bene in Italia, arrivano a New York, a Tokio, nei Paesi Arabi.
Si amplia il laboratorio, in via Tadino 17, appena girato l’angolo rispetto alla sede precedente. Migliora l’organizzazione, ma non cambia lo spirito artigianale. Tutto è realizzato a mano e rigorosamente made in Italy. Domenico Ciani e Daniele Votta hanno realizzato il sogno. L’ingresso è libero: ai curiosi, agli amanti delle emozioni, a chi vuole acquistare lampade dove la luce vive la magia dei sogni.
Una continua esigenza espressiva, la loro, che già a creazione realizzata in forma di prototipo li fa sentire liberi, pronti a ricominciare e oggi fieri di insegnare il mestiere. La storia prosegue… e la scelta di vita non cambia: artigiani per sempre.