Quando l’estetica entra in cucina

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Le cucine di oggi sono spesso costruite, come è giusto che sia, mettendo al primo posto la funzionalità, mettendo così in secondo piano estetica e originalità.


Fortunatamente, però, se escludiamo la standardizzazione dell'arredo, l'interior design ci offre sempre affascinanti eccezioni che confermano la regola.





Come Numerouno di Doimo rappresenta un ritorno a quel passato dove l’ambiente cucina era un luogo familiare e personale.


Per questo, le linee squadrate e minimal tanto amate dal design contemporaneo, lasciano spazio ad un’estetica più calda ed avvolgente, che crea giochi di volumi atti a movimentare all’ambiente in un alternarsi di geometrie morbide e spgolose.


Il risultato è una dove modernità e tradizione vengono non solo reinterpretate, ma lasciate armoniosamente convivere.


Un tocco di raffinatezza in più, viene infine dato dal colore, scelto per arricchire le ante e i frontali, creando infinite soluzioni compositive.





Singolare e con l'occhio che strizza all'arte è, invece, la cucina cubista disegnata e progettata dalle gemelle bulgare Desislava e Branimira Ivanova per Design Studio Gemelli.


Caratterizzata da un design assolutamente innovativo, questa cucina capovolge completamente i canoni estetici classici, mantenendo intatto lo spirito astratto della corrente pittorica a cui si ispira.


Le linee caotiche verdi attraversano lo spazio donando luminosità ai dettagli, mettendo al centro del design angoli ed anfratti e donando al complesso un'energia inattesa.


Sempre senza dimenticare chi non dispone di grandi spazi per la cucina, la creatività si esprime al meglio anche in piccolo, coniugando funzionalità e design, ma anche originalità ed eleganza.


Quindi tendendo bene a mente che oggi le abitazioni sono sempre più ristrette, si è sempre più alla continua ricerca di soluzioni salvaspazio.





Il primo esempio è Mini Kitchen, un'idea tutta italiana dei Adriano Conti, Corrado Galzio e Alex Innamorati.


Questa mini cucina nonostante le dimensioni ridotte, è comunque dotata di ogni tipo di comfort e accessorio tipico di una cucina tradizionale: forno, lavello, frigorifero, lavastoviglie e piano cottura, ma anche di un tavolo e di una dispensa.





La cucina giapponese Isola S, di Toyo Kitchen, oltre che sulla condensazione degli spazi, basa il suo design sulla verticalizzazione delle strutture.


Adatta a qualsiasi necessità pratica, è composta di un'isola di due parti con tre piastre elettriche, un lavandino dalla generosa ampiezza, tutto lo spazio necessario per gli articoli da cucina e degli incredibili cassetti dal fondo ondulato, che sembrano aperti anche quando sono chiusi.


Altamente scultorea, non perde nulla della propria efficacia, anzi può essere posizionata in diversi modi, secondo l'uso necessario al momento in modo tale che sia perfetta dalla colazione fino alla cena.


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