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Bonus Ristrutturazioni 2024: come rinnovare casa e risparmiare

bonus ristrutturazione

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale che permette di detrarre dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) il 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.

Un’opportunità imperdibile per chi desidera migliorare la propria casa, aumentando il comfort abitativo, l’efficienza energetica e il valore dell’immobile.

Chi può usufruirne?

Il Bonus Ristrutturazioni è aperto a tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’IRPEF in Italia, indipendentemente dal fatto che siano proprietari, nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) o locatari/comodatari.

Anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile possono beneficiarne, purché sostengano le spese e siano intestatari dei bonifici.

Quali lavori sono ammessi?

L’agevolazione copre un’ampia gamma di interventi, suddivisi in tre categorie principali:

Manutenzione straordinaria:

  • Bagno: Rifacimento completo, sostituzione di sanitari, installazione di box doccia, rivestimenti.
  • Cucina: Rifacimento completo, sostituzione di mobili e elettrodomestici, rifacimento impianti.
  • Infissi: Sostituzione di finestre, porte-finestre, persiane, avvolgibili, con modelli più performanti dal punto di vista termico e acustico.
  • Impianti: Installazione di impianti fotovoltaici, pannelli solari, condizionatori, caldaie a condensazione, sistemi di allarme.

Restauro e risanamento conservativo:

  • Facciate: Rifacimento intonaco, tinteggiatura, pulitura.
  • Tetti: Rifacimento copertura, coibentazione, installazione di pannelli solari.
  • Solai: Consolidamento, isolamento termico e acustico.
  • Fondazioni: Consolidamento, impermeabilizzazione.

Ristrutturazione edilizia:

  • Demolizione e ricostruzione: Totale o parziale dell’immobile, con o senza aumento di volumetria.
  • Ampliamento: Realizzazione di nuove superfici abitabili.
  • Cambio di destinazione d’uso: Trasformazione di locali in abitazioni o viceversa.

Come funziona?

Per usufruire del Bonus Ristrutturazioni, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:

  • Pagamenti tracciabili: Effettuare i pagamenti delle spese detraibili tramite bonifico parlante, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.
  • Conservazione della documentazione: Conservare fatture, ricevute dei bonifici, autorizzazioni comunali (se necessarie), eventuali comunicazioni di inizio lavori e la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori (se sei un inquilino).
  • Comunicazione ENEA: Per gli interventi di risparmio energetico, è obbligatorio inviare all’ENEA la comunicazione dei dati relativi ai lavori effettuati entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
  • Dichiarazione dei redditi: Riportare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche) utilizzando il codice tributo appropriato.

Esempio pratico

Supponiamo che tu abbia speso 40.000 euro per ristrutturare il tuo bagno, sostituire gli infissi e installare un impianto fotovoltaico. Grazie al Bonus Ristrutturazioni, potrai detrarre 20.000 euro in 10 anni (2.000 euro all’anno).

Cessione del credito e Sconto in fattura 2024

Un cambiamento significativo nel panorama del Bonus Ristrutturazioni riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura. Queste opzioni, che in passato avevano consentito a molti proprietari di casa di avviare lavori di ristrutturazione senza un esborso immediato, non sono più disponibili per i nuovi interventi avviati nel 2024.

La decisione di eliminare cessione del credito e sconto in fattura è stata presa dal governo per contrastare possibili frodi e abusi nel settore dell’edilizia. In passato, infatti, si erano verificati casi di crediti inesistenti o gonfiati, che avevano creato un buco nelle casse dello Stato.

Per i contribuenti, questa modifica comporta un ritorno alla detrazione IRPEF tradizionale, spalmata in 10 quote annuali di pari importo. Ad esempio, se spendi 30.000 euro per ristrutturare il tuo appartamento, potrai detrarre 15.000 euro in 10 anni, ovvero 1.500 euro all’anno.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni alla regola. La cessione del credito e lo sconto in fattura rimangono ancora possibili per alcune categorie di interventi e di beneficiari:

  • Interventi di recupero del patrimonio edilizio: Per interventi di recupero del patrimonio edilizio è ancora possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, a patto che entro il 16 febbraio 2023 sia stata presentata la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o sia stato stipulato un contratto preliminare di vendita dell’immobile.
  • Interventi di ricostruzione post-sisma: Per gli interventi di ricostruzione post-sisma nelle zone colpite da eventi sismici, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono ancora consentiti, con alcune limitazioni.
  • IACP (Istituti Autonomi Case Popolari): Gli IACP e gli enti assimilati possono ancora utilizzare la cessione del credito per gli interventi di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico del patrimonio edilizio pubblico.
    Per tutti gli altri interventi di ristrutturazione avviati nel 2024, la detrazione IRPEF in 10 anni rimane l’unica opzione per beneficiare del Bonus Ristrutturazioni.

È importante sottolineare che questa modifica normativa non incide sulla detrazione del 50% delle spese sostenute, che rimane invariata. L’unica differenza riguarda la modalità di fruizione del bonus, che non può più avvenire tramite cessione del credito o sconto in fattura.

Inoltre, è bene ricordare che il Bonus Ristrutturazioni non è l’unica agevolazione fiscale disponibile per chi vuole ristrutturare casa. Esistono anche altri bonus, come l’Ecobonus e il Sismabonus, che possono essere utilizzati in combinazione con il Bonus Ristrutturazioni per massimizzare il risparmio.

Considerazioni finali

Il Bonus Ristrutturazioni 2024 rappresenta un’opportunità unica per migliorare la tua casa, risparmiando sulle spese di ristrutturazione. Tuttavia, è importante informarsi bene sui requisiti, le modalità di richiesta e le scadenze per sfruttare al meglio questa agevolazione fiscale e evitare errori. Rivolgiti a un professionista (commercialista, architetto, ingegnere) per una consulenza personalizzata e per verificare la corretta applicazione del bonus.

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